La conferenza stampa del presidente della Regione, Rosario Crocetta convocata indicando le “comunicazioni urgenti alla stampa” è di fatto l’elencazione dei provvedimenti adottati dalla giunta regionale siciliana. Ma è più in là nelle sue comunicazioni che Crocetta lancia la sua vera “bomba”: “C’è una ditta, la Ventura spa di Furnari, paese che è attaccato a Barcellona Pozzo di Gotto. Questa ditta ha sempre avuto una informativa antimafia atipica e ha regolarmente lavorato con il Cas in questi anni - attacca duro Crocetta – Come si fa ad assegnare appalti – anche di tre milioni di euro – ad una società che ha una informativa così anomala? Sappiate che sono stati aggiudicati lavori per milioni di euro in questi anni, compresa la sorveglianza delle autostrade che normalmente fa la polizia stradale. In ausilio il Cas l’ha affidata a questa società. Ma se qualcuno di voi avesse mai visto alcune di queste macchine, mi avverta che cambio idea sulla validità del servizio”.
Il presidente della Regione svela un altro retroscena: “Il 15 gennaio scorso, il prefetto di Milano, verificando che la Ventura spa lavora con l’Expo di Milano, ha verificato i dati della società e trasformato l’informativa atipica in una vera e propria interdittiva antimafia. Mentre nel caso di una informativa atipica si concede la discrezionalità alle pubbliche amministrazioni di decidere, con l’interdittiva la rescissione dei contratti è immediata. Il Cas in questo senso è sempre stato molto generoso. Oggi però in presenza di un’informativa interdittiva è assurdo che il consorzio delle autostrade siciliana non abbia immediatamente rescisso i contratti con questa società. Ma cosa peggiore il Cas ha recentemente aggiudicato un appalto per 9 milioni di euro ancora una volta per la sorveglianza. Scriverò oggi stesso al Cas per chiedere di revocare immediatamente i contratti con la Ventura spa.Ovviamente queste comunicazioni le riporterò anche alla Dia di Palermo”.
Un attacco che Crocetta rivolge direttamente a un dirigente del Consorzio autostradale siciliano – pur non facendone il nome che sostiene di “non ricordare” – che assomma in sè diverse funzioni, compreso la progettazione  - dice Crocetta – e l’ufficio di responsabile dei lavori. “La Regione lavora con imprese mafiose. E’ assurdo. Il mio stile è questo: la denuncia pubblica anche per una speciale assicurazione sulla vita del presidente che si sappia a cosa sta lavorando e quindi i provvedimenti e le denunce all’autorità giudiziaria”.
L’altra questione riguarda ancora la rotazione: dopo la Formazione è la volta dell’assessorato regionale al Territorio e Ambiente: “Dall’Ambiente alla Funzione pubblica saranno trasferiti circa 90 dipendenti, sette su undici dirigenti e il 30% circa del personale dipendente. I provvedimenti sono in corso” dice Crocetta lasciando la parola all’assessore Mariella Lo Bello, responsabile della delega: “Da circa un mese stiamo verificando l’organizzazione dell’assessorato e abbiamo verificato i ritardi anomali e ingiustificabili nelle procedure di rilascio dei Vas e delle Via”.
Prima Crocetta aveva annunciato gli altri provvedimenti della giunta regionale che “ha dato mandato all’ufficio legislativo e alla Ragioneria generale della Regione di estendere i benefici delle tutele ai familiari delle vittime della mafia. C’è un grave vulnus nella legge perché le vittime storiche non sono inserite nella legge 20. Noi riteniamo che debbano essere considerati vittime di mafia sin dall’approvazione dello Statuto siciliano”. Quindi è stato comunicato che la Regione si costituirà parte civile presso il tribunale di Caltanissetta nel procedimento sulle stragi di mafia contro Madonia e altri e la nomina del nuovo direttore delle Attività produttive che sarà Alessandra Ferrara, già dirigente della Sovrintendenza di Ragusa.
“Abbiamo ribadito gli effetti della legge regionale – ha detto poi il presidente Crocetta – che impedisce di prendere impegni in bilancio senza copertura finanziaria. Prassi fino ad oggi disattesa che ha contribuito a produrre il deficit della Regione siciliana. Chi, fra i dirigenti dovesse prodursi in tal senso, sarebbe demansionato per almeno tre anni”. 
Quindi un’altra comunicazione. Di carattere “elettorale”: “Da lunedì prossimo fino allo svolgimento della campagna elettorale non si potranno fare nomine di nessun genere. Non vorremmo ripercorrere il cammino dei nostri predecessori. Non vogliamo cioè favorire il voto di scambio”. Ma un’eccezione c’è: riguarda le nomine dei direttori generali dei Dipartimenti della Regione che vanno in scadenza il prossimo 10 febbraio. “Si tratta di garantire la regolare amministrazione della macchina amministrativa”. Una prima applicazione delle restrizioni decise dalla giunta, è stata attuata nella nomina di commissari ad acta negli istituti autonomi case popolari dove i commissari straordinari erano in scadenza. “Avranno un mandato specifico – dice Crocetta – e solo dopo la campagna elettorale, saranno definite queste nomine”.